di Enrico Pons
Da allievo e da aiuto istruttore ho vissuto la Sucai dei gitun selvaggi e solitari del Fax (Marco Faccenda) negli anni 1999-2003, la Sucai del 50° anniversario e del mitico volume “Sciare in Salita”. Ho poi contribuito in direzione alla Sucai della didattica, della formazione e del gruppo, sotto l’abile guida del Diretur “GM” (Gian Maria Grassi). Finalmente, Istruttore Nazionale fresco di nomina, nell’anno accademico 2010-2011, ho ricevuto in eredità la guida della più antica scuola di Sci Alpinismo e Snowboard Alpinismo d’Italia!
Sarei stato in grado di organizzare gite belle, impegnative e ragionevolmente sicure, in modo da formare sul campo Sci Alpinisti con la S e la A maiuscole? Sarei stato in grado di mantenere affiatato il gruppo, in modo da far crescere le nuove leve, per cercare di garantire un futuro all’organico istruttori e alla direzione dei corsi di Sci Alpinismo e Snowboard Alpinismo?
Cercando di dare una risposta a queste domande e cercando di seguire le tracce dei giganti che mi avevano preceduto, ho preso in mano le redini della Scuola Sucai in un anno decisamente importante: nel 2011 la Sucai compiva infatti 60 anni!
Le celebrazioni
Ricordo con una certa emozione la serata di inaugurazione del sessantesimo corso. Dopo una introduzione canora ad opera del Coro Edelweiss, molti personaggi illustri sono venuti a parlare e a rendere omaggio al compleanno della Scuola di Sci Alpinismo più antica d’Italia. Fra loro Angelo Panza, allora Direttore della Scuola Centrale di Sci Alpinismo del CAI e Pier Lorenzo Alvigini, storico Istruttore e Presidente Onorario della Scuola. Le celebrazioni sono poi continuate nei modi e nei tempi più diversi: dalla realizzazione del nuovo Bivacco Gervasutti alla “gita del 60esimo” in valle Stretta al M. Thabor con festeggiamenti al Rifugio 3° Alpini, dalla realizzazione di una divisa per gli istruttori alla produzione di una bottiglia di vino e di un pacco di caffè con etichetta commemorativa, per finire con una raccolta di canti di montagna registrati da Flavio Melindo.
Alcune gite riuscite, altre decisamente meno
Parallelamente alle celebrazioni la Sucai organizzava, come sempre, i suoi corsi: Sci Alpinismo base, SA1 e SA2 “Soft”, Sci Alpinismo avanzato, SA2 “Hard”, Snowboard Alpinismo, ed un SA3 per la formazione dei futuri istruttori.
Tra queste ne ricordo una in particolare, con sveglia antelucana al rifugio Sella. L’SA2 Hard si sta preparando a partire con un po’ di anticipo rispetto al Soft. Buio pesto. L’idea quella di salire al Gran Sertz per poi proseguire in traversata sul Rifugio Chabod e sulla Valsavarenche. Inizia ad albeggiare e decidiamo di dare ancora un’occhiata alla cartina.
Ed è a quel punto che ci rendiamo conto di essere saliti nel vallone sbagliato! Ormai è troppo tardi per correggere il tiro e decidiamo di ripiegare su una “prestigiosissima” Punta Inferno. Fortunatamente alcune gite sono andate decisamente meglio rispetto a questa!
Una delle istituzioni più belle, alla Sucai, sono le cosiddette “tre giorni” o “quattro giorni”: nell’ambito del secondo corso ci si dirige verso mete lontane ed esotiche, sfruttando ponti e rubando giorni lavorativi, per compiere traversate e salite su ghiacciaio, pernottando due o tre notti in rifugio. Sfruttando il ponte del primo maggio 2012, l’SA2 della Sucai si dirige verso il Silvretta, dove riesce a portare a termine due bellissimi giri ad anello. Si narra inoltre che di notte alla Chamanna Tuoi, miracolosamente, il sughetto dell’insalata di barbabietole avanzato dalla cena si tramutasse in carcadè per la gita del giorno seguente.
Il legame con la Sottosezione Sucai
Poiché una delle preoccupazioni principali di ogni Direttore è quella di garantirsi una successione, diventa estremamente importante far crescere alcuni allievi, i più bravi e promettenti, sia sci-alpinisticamente che alpinisticamente con l’obiettivo di farli partecipare ai corsi interregionali e nazionali del CAI. Per raggiungere questo scopo, negli anni, ogni Direttore ha seguito le proprie strategie. L’idea portata avanti negli anni 2010-2015, oltre all’organizzazione di un corso SA3 dedicato ai futuri istruttori, è stata quella di cercare una sinergia con la Sottosezione Sucai, sfruttando alcune iniziative come i famosi “Inviti all’alpinismo” per cercare di ampliare gli orizzonti di alcuni allievi o aspiranti istruttori. Ne son venute fuori alcune belle salite classiche, come la cresta dell’Ometto all’Uja di Mondrone o il Polluce nel massiccio del Monte Rosa.
Sci Alpinismo o Snowboard Alpinismo?
Il corso di Snowboard Alpinismo, nato alcuni anni prima, si è ormai stabilizzato ed ha raggiunto numeri decisamente importanti in termini di allievi ed istruttori. All’inizio, gli istruttori del corso SBA erano esclusivamente istruttori di Sci Alpinismo che praticavano anche lo Snowboard. Adesso invece il corso SBA ha fatto crescere i suoi allievi ed ha formato i propri istruttori sezionali. Si stanno tuttavia formando due anime Sucai, un’anima Sci Alpinistica ed una Snowboard Alpinistica, che convivono all’interno della stessa Scuola, partecipano alle stesse assemblee, ma che più di tanto non si parlano e anzi, a volte, discutono, anche animatamente. Negli anni in cui sono stato Direttore ho ritenuto che l’importante fosse cercare di fare il maggior numero possibile di gite insieme per di rendere più unito l’organico istruttori. Alcune gite del SA2 e dello SBA2 sono state quindi organizzate in comune, ed insieme abbiamo raggiunto obiettivi interessanti, come il Mont Velan o la traversata della Becca d’Oren.
Molto più di una Scuola
Ma la Scuola Sucai non è solamente l’insieme degli allievi e degli istruttori, la Direzione, l’elenco delle gite fatte, il dislivello cumulato, la lista degli obiettivi prefissati, inseguiti, e solo in parte raggiunti.
Andare in montagna e, ancor più, insegnare ad andare in montagna, permette di cementare amicizie importanti. Gli anni da Direttore sono stati anni intensi, per alcuni aspetti molto faticosi, ma sicuramente un’esperienza indelebile.
La Direzione è stata prima di tutto un gruppo di amici che si ritrovava molto spesso la sera con la scusa di organizzare le future attività.
Con gli amici della Sucai si sono organizzate gite, viaggi, spedizioni, vacanze in luoghi fantastici. E cosa c’è di meglio di una vacanza-spedizione-gita Sci Alpinistica o Snowboard Alpinistica? Il viaggio in Norvegia del 2015 è stato un ottimo modo per coniugare vacanze e scialpinismo, in compagnia di tanti amici Sucaini, nonché degno festeggiamento per il decimo anniversario del corso di Snowboard Alpinismo organizzato dalla Scuola!
Mentre scrivo queste righe, la Sucai sta avviando il suo settantunesimo corso di Sci Alpinismo e diciassettesimo corso di Snowboard Alpinismo e non posso far altro che concludere con:
“Una Scuola non compie settant’anni per caso…” (Cit.)